Venicemarathon: Mutai si ripete con il nuovo record della gara
Nel giorno del 31° compleanno l’ugandese, bronzo mondiale nel 2015, ha festeggiato al termine di uno sprint mozzafiato, resistendo all’assalto di Emmanuel Rutto Naibei, arrivato al traguardo con lo stesso tempo di 2h07:41.
Secondo successo di fila in laguna per l’ugandese in 2h07:41 con il record della gara migliorato di mezzo minuto, in volata sul keniano Naibei. Vince il Kenya al femminile: Tanui 2h25:35
Finale in volata nella 37esima Wizz Air Venicemarathon con il nuovo record della prova maschile. Trionfa ancora Solomon Mutai, re della corsa per il secondo anno consecutivo in 2h07:41 e anche stavolta migliorando il primato della manifestazione che viene abbassato di quasi mezzo minuto rispetto al crono di 2h08:10 della passata stagione.
Nel giorno del 31° compleanno l’ugandese, bronzo mondiale nel 2015, festeggia al termine di uno sprint mozzafiato in cui resiste all’assalto di Emmanuel Rutto Naibei che arriva con lo stesso tempo di 2h07:41. Come nella scorsa edizione, il quarantenne del Kenya chiude al secondo posto sui 42,195 km della maratona da Stra a Venezia. Terza piazza per un altro keniano, Noah Kiprotich Kigen, in 2h08:18 dopo aver perso terreno a circa cinque chilometri dal traguardo di Riva Sette Martiri.
La sfida degli uomini è stata, sin dall’inizio, una contesa tra atleti africani che hanno mantenuto un ritmo regolare passando in nove alla mezza maratona nel crono di 1h03:44, esattamente quanto prestabilito alla vigilia. Dopo il 30° km, il gruppo ha cominciato ad assottigliarsi sotto la spinta di Mutai, Naibei e Kigen. All’entrata in città la gara si è trasformata in un duello tra Mutai e Naibei, rimasti soli al comando affrontando i 14 ponti fianco a fianco. È il podio più veloce di sempre nella Venicemarathon al maschile.
Più dietro l’etiope Worku Chala Bekeda, quarto con 2h11:30 davanti al keniano Silas Cheprot (2h11:46) e all’altro etiope Alene Mekonen (2h12:05) mentre il primo degli italiani è Abdoullah Bamoussa (Atl. Brugnera Friulintagli), azzurro nei 3000 siepi ai Giochi di Rio nel 2016, in ottava posizione con 2h21:00 al debutto sulla distanza. Scende sotto le due ore e mezza, a 55 anni di età, il bellunese Said Boudalia (Cagliari Marathon Club) in 2h29:45 per il dodicesimo posto assoluto. Tra le donne si impone la keniana Rebbeca Tanui in 2h25:35 che rappresenta il secondo tempo nella storia della gara femminile, staccando poco prima del trentesimo chilometro l’etiope Kebene Chala, seconda con 2h26:39. Anche sul terzo gradino del podio c’è la bandiera dell’Etiopia con Bedada Tigist in 2h28:06. Migliaia i partecipanti sulle tre distanze in programma: maratona, mezza e 10 chilometri.
Articolo e FOTO (Bertolin/organizzatori) è tratto dal sito www.fidal.it