La pazza idea di Eliud Kipchoge: sotto le 2 ore nella Maratona
Sabato 12 ottobre a Vienna il campione keniano riproverà a sfondare il muro sui 42,195 km. Ci aveva già tentato due anni fa all’Autodromo di Monza, fermandosi a 2h00’25”.
Riuscirà Eliud Kipchoge a correre la Maratona sotto le due ore? Sabato 12 ottobre, a Vienna, il campione keniano riproverà a sfondare il muro sui 42,195 km, condizioni meteo permettendo. Manca ormai pochissimo alla INEOS 1:59 CHALLENGE.
Trentaquattro anni, campione olimpico e detentore del record del mondo della Maratona con il crono di 2h01’39” stabilito a Berlino 2018 (mentre a Londra 2019 arrivò in 2h02’37”), Kipchoge vuole dipingere l’impresa più straordinaria possibile. Ci aveva già tentato due anni fa all’Autodromo di Monza, fermandosi a 2h00’25”.
Adesso la seconda volta potrebbe essere quella buona. L’aveva messo in preventivo già nella scorsa primavera ed ora la marcia di avvicinamento alla sfida delle sfide si è quasi conclusa. “Due anni fa a Monza per soli 26″ non sono riuscito ad abbattere l’ultimo traguardo dell’atletica. Questo autunno voglio rompere questa barriera” aveva scritto infatti a maggio sui suoi profili social.
L’obiettivo è chiaro: entrare nella leggenda. Nulla è impossibile per un’atleta del genere e, per centrare il traguardo, il campione olimpico di Rio 2016 si è preparato meticolosamente. Il tentativo sarà fatto nelle prime ore del mattino (start previsto dalle 5 alle 9) ed è sponsorizzato da INEOS. Il tempo non sarà omologato dalla IAFF, ma la prestazione sarà valida “solo” a fine statistici e scientifici.
Sabato potrebbe diventarlo anche per la storia. Kipchoge potrà contare sui fratelli norvegesi Ingrebrigtsen, su Selemon Barega, su Timothy Toroitich, su Jakob Kiplino, su Bernard Legat, su Paul Chelimo e su altri atleti di punta che si sono prestati a dare il loro contributo, capaci di tenere il ritmo necessario senza problemi. Quasi come la scalata dell’Everest o lo sbarco sulla Luna. Tutti col fiato sospeso, quindi, per Eliud Kipchoge.