Allianz Vertical Run: vincono Lobodzinski e Walsham
400 partecipanti si sono sfidati gradino dopo gradino, tra questi una cinquantina di atleti professionisti che si sono giocati il punteggio della 2^ tappa del Vertical World Circuit 2019, che aveva aperto le danze sabato 6 aprile a Seoul. Una competizione che rimarrà negli annali anche della FiSky, la federazione italiana Skyrunning che assegnava a Milano il Campionato Italiano Assoluto e Under 23 di Vertical Sprint.
1027 gradini e vincere per un solo secondo. E’ successo anche questo nella 2^ Allianz Vertical Run la gara tutta gradini e tutta salita che si è svolta all’Allianz Tower a Milano. 200,67 metri di dislivello positivo e 49 piani da scalare e da compiere nel più breve tempo possibile per andare dal piano zero di piazzale Burri del parco CityLife al tetto del grattacielo più alto d’Italia.
400 partecipanti si sono sfidati gradino dopo gradino, tra questi una cinquantina di atleti professionisti che si sono giocati il punteggio della 2^ tappa del Vertical World Circuit 2019, che aveva aperto le danze sabato 6 aprile a Seoul. Una competizione che rimarrà negli annali anche della FiSky, la federazione italiana Skyrunning che assegnava a Milano il Campionato Italiano Assoluto e Under 23 di Vertical Sprint.
Un secondo, appunto, è proprio quello segnato in meno nel tempo finale dal vincitore di giornata Piotr Lobodzinski, già vincitore a Seoul, che ci ha impiegato 5’16” andando a precedere il secondo in classifica l’australiano Mark Bourne, che ha concluso in 5’17”. Terzo assoluto, ma soprattutto primo italiano, e dunque, Campione Tricolore di Vertical Sprint è l’eccellente Fabio Ruga, arrivato ad un soffio dai due campionissimi davanti. Fabio ha concluso in 5’21”.
Tanto onore e solo applausi per Emanuele Manzi (Us Salonno) che nonostante i suoi 42 anni è, comunque, sempre sulla cresta dell’onda. Emanuele era il campione uscente di questa gara, aveva vinto l’anno scorso la prima edizione in 5’32” e deteneva il record del percorso. Quest’anno è finito quarto, appena giù dal podio, in 5’33”, un secondo in più dell’anno passato, sempre una grande prestazione.
Al femminile il primato della gara era di 6’44” ed apparteneva a Valentina Belotti, moglie di Emanuele Manzi, non al via purtroppo per una polmonite che l’ha bloccata. Record battuto dalla vincitrice Suzy Walsham, australiana, che ci ha impiegato 6’12”. Eccellente seconda Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina) in 6’47”, davanti a Katarzyna kuzminska, terza a soli due secondi con 6’49”.
All’Allianz Vertical Run hanno gareggiato runner di tutte le età: eccezionali le prove della giapponese Hiroko Shinzato e dell’italiano Giovanni Potenza, entrambi classe 1944, e della statunitense Carol Thomas, classe 1945, che hanno colto l’essenza dello spirito sportivo dell’evento.
IL GIRO DEL MONDO IN 50 PIANI – Gli atleti dell’Allianz Vertical Run, affrontando la sfida all’interno della scala dei record della Torre Allianz, hanno potuto fare un velocissimo viaggio tra i cinque continenti, grazie al più grande murale del mondo lungo le scale di un edificio. L’opera di social art di Allianz e della Fondazione Allianz Umanamente, chiamata Il giro del mondo in 50 piani, è stata realizzata da oltre 700 dipendenti del Gruppo Allianz e da più un centinaio di persone con disabilità, sotto la guida degli Orticanoodles, street artist di fama internazionale. Il murale riproduce gli skyline di grandi metropoli, luoghi simbolo dei paesi raffigurati, insieme agli stadi e sedi.
Articolo e FOTO tratti dal comunicato stampa degli organizzatori