Bellezze, peculiarità e storia di Sant’Agata di Militello
Comune del Parco dei Nebrodi, la sua storia si sviluppa attorno alla “Torre della Marina”, una struttura d’avvistamento costiero edificata nel XIII secolo per servire la medievale Militello Valdemone. La fiera storica è la manifestazione più antica ed importante non solo per la comunità santagatese, ma per tutto l’hinterland.
Sant’Agata Militello sorge in una zona litoranea collinare, in provincia di Messina, posta a 23 metri sopra il livello del mare. Il comune, del Parco dei Nebrodi, conta oltre 13.000 abitanti e trae il suo nome da una chiesa dedicata a Sant’Agata e da Meleto che significa “campo di mele”. Tra i prodotti locali, di rilievo la produzione di agrumi, dell’olio, del grano e della frutta, tra quelli artigianali il ricamo e i manufatti in ferro battuto. Gli allevamenti presenti sono quelli di ovini, bovini, suini e cavalli.
La storia della cittadina si sviluppa attorno alla “Torre della Marina”, una struttura d’avvistamento costiero edificata nel XIII secolo per servire la medievale Militello Valdemone. Nella seconda metà del ‘500, quando i viceré spagnoli incaricarono i Camiliani di fare la ricognizione dei litorali la torre fu giudicata insufficiente e vi fu aggiunto un “fortino”. Signori della città furono gli appartenenti alla famiglia d’origine aragonese dei Gallego che edificarono il Castello costruito sul feudo della “marina”. Nel 1573, in concomitanza con l’edificazione, nacque il primo nucleo abitativo su cui la famiglia Gallego ottenne la signoria. Nel secolo XVII il borgo di Sant’Agata era compreso fra le terre baronali appartenenti al principe di Militello, il quale nel 1627, assunse anche il titolo di Marchese di Sant’Agata.Nel 1628 don Vincenzo Gallego ottenne la licenza di edificare il palazzo intorno alla torre e nel 1663 suo figlio Luigi, nominato Marchese e poi Principe di Sant’Agata, fece costruire il castello, a presidio della costa, per concessione del re Filippo IV che nel 1657 gli concesse la licenzia populandi per promuovere il futuro insediamento urbano del piccolo borgo marinaro attorno ad esso. Nel 1820 l’ultimo dei signori vendette titolo e terre al Principe di Trabia, ma nello stesso secolo i privilegi feudali decaddero.
Il castello Gallego, articolato intorno ad un’alberata corte quadrata, ingloba le torri cilindriche di età medievale. Sull’ampio prospetto ornato da classici finestroni, si apre il fornice d’ingresso, difeso in passato da ponte levatoio. Dal cortile si accede agli ambienti destinati a scuderie, magazzini ed abitazione dei servi. Da una scala a chiocciola si sale al piano nobile, con gli appartamenti del principe, da cui si accede alle torri e ai terrazzi. Dal punto di vista architettonico sono da segnalare, inoltre, la Chiesa del Carmelo con il particolare campanile a vela e la torre dell’orologio e la Chiesa Madre con le pregevoli statue del Bagnasco (sec. XVIII-XIX).
La fiera storica di Sant’Agata di Militello è certamente la manifestazione più antica ed importante non solo per la comunità santagatese, ma per tutto l’hinterland ed anche al di fuori del territorio regionale. Risale infatti al medioevo e si è sviluppata con sempre maggiore fortuna per l’affermarsi del comune nebroideo quale nodale punto di scambi. Si svolge nei mesi di aprile e di novembre, nei giorni 14 e 15, costituendo il primo e l’ultimo raduno dell’anno per mercanti e compratori. Numerose le tradizioni e gli eventi culturali: la festa del Santo Patrono San Giuseppe, il 19 marzo e la seconda domenica di agosto, la processione di Maria Santissima del Mare sulle barche la prima domenica di agosto, la processione di Maria SS. Assunta (nell’antica chiesetta di contrada Contura), la festa di Santa Lucia, il 13 dicembre, la festa del Sacro Cuore di Gesù, la prima domenica di luglio.