Sport e radicali liberi
Uno dei luoghi comuni più diffusi negli ambienti sportivi è quello che la pratica di attività fisica, soprattutto se particolarmente intensa, porterebbe ad un più rapido invecchiamento soprattutto perché esporrebbe ad un maggiore attacco da parte dei radicali liberi. In realtà non è tutto così semplice.
Uno dei luoghi comuni più diffusi negli ambienti sportivi è quello che la pratica di attività fisica, soprattutto se particolarmente intensa, porterebbe ad un più rapido invecchiamento soprattutto perché esporrebbe ad un maggiore attacco da parte dei radicali liberi. In realtà non è tutto così semplice.
I radicali liberi sono molecole o atomi, generalmente considerati prodotti di scarto dell’ossigeno, con una conformazione chimica instabile e dotate di una particolare reattività in quanto presentano almeno un elettrone non appaiato. Ciò le rende particolarmente pericolose in quanto portatrici di danni a carico delle membrane cellulari e persino del DNA. Niente paura però! Il nostro organismo è dotato di un sistema di difesa molto efficace che si basa sull’azione di alcuni enzimi capaci di opporsi all’azione dei radicali. Quando, per un qualsiasi motivo, tale sistema non riesce ad agire in maniera efficace, allora si instaura la condizione di “stress ossidativo”.
Coloro i quali praticano sport, soprattutto a livello agonistico e soprattutto con alte intensità e frequenza, sono soggetti più di altri all’attacco dei radicali e presentano quindi maggiori livelli di stress ossidativo. Studi molto recenti hanno misurato i livelli di stress sia in atleti praticanti sport di endurance che in praticanti sport di potenza rilevando il fatto che l’attacco dei radicali liberi era maggiore in questi soggetti che, specialmente dopo gare o allenamenti intensi, presentavano uno stress ossidativo notevolmente alto. Fortunatamente è ormai appurato che l’organismo degli sportivi si adatta a questa situazione potenziando l’azione del sistema di difesa anti-radicali e questo avverrebbe in particolar modo in tutti coloro i quali praticano sport di resistenza come corsa, ciclismo, nuoto e sci di fondo.
Se è vero quindi che lo sport provoca un aumento della produzione di radicali liberi è anche vero che proprio la pratica di attività fisica rende più efficaci i sistemi di difesa contro lo stress ossidativi. Questa situazione è stata definita dagli studiosi di medicina sportiva come “paradosso dell’attività fisica”. Praticare sport quindi non deve preoccupare o spaventare.
Infine cosa dire dei prodotti alimentari in commercio con azione anti-radicali liberi? Su questo argomento la letteratura scientifica ha detto tutto ed il contrario di tutto non giungendo ad una risposta univoca. Diversi studi hanno evidenziato l’efficacia, soprattutto delle vitamine A, C ed E assunte insieme, sulla prestazione e sulla capacità di recupero degli atleti mentre altri lavori scientifici hanno quasi negato che la supplementazione di tali sostanze potesse sortire un qualsiasi effetto. In ogni caso, l’utilizzo, sempre sotto controllo medico, di prodotti che possano dare un aiuto sotto questo aspetto è certamente da consigliare.
Buon allenamento ma senza stress!