L’ottava “Jazz Liberty Run” nel diario di corsa di Remigio Di Benedetto

La quinta prova del Grand Prix Regionale 2025, quarta delle sette previste per il lato orientale, è ospitata dalla città di Vittoria, il centro ragusano con il mercato ortofrutticolo più grande del sud Italia.
La quinta prova del Grand Prix Regionale 2025, quarta delle sette previste per il lato orientale, è ospitata dalla città di Vittoria, il centro ragusano con il mercato ortofrutticolo più grande del sud Italia. E’ per questo che alcune decine di cassette ben ordinate, contenenti il meglio degli ortaggi di stagione di Sicilia sono già in bella mostra nella centrale Piazza del Popolo di fronte all’ottocentesco Teatro Comunale. Sono destinate ai podisti che saliranno sul podio d’ogni categoria maschile e femminile. Certamente bisognerà sudare molto per conquistarne una, anche perché la temperatura è già di 25 gradi e le salite, che si preannunciano sul percorso, ci renderanno la vita molto difficile.
Alle 9 i “gonfiabili”, uno per partire e uno per arrivare, sono perfettamente posizionati. Alessandro Giambra al cronometraggio e Michele Guttadauria allo “speakeraggio” sono già pronti. I giudici di gara tentano di far disporre la prima griglia di partenza secondo le regole, ma per loro la vita è dura, perché indisciplinati podisti giocano a “nascondino” con i giudici. La solita strisciolina biancorossa di separazione cade ben presto e “i più lenti e i più veloci” si miscelano come sempre. Non può che iniziarsi con un minuto di raccoglimento per il giovane podista Alessio Azzarello, che a soli 27 anni ha scelto, purtroppo, di tagliare l’ultimo traguardo della sua vita.
Alle 10 in punto, seguendo le direttive di Ino Gagliardi e con l’ok della Polizia Locale, viene dato il via. Si inizia con un lungo rettilineo che inizialmente sale leggermente, poi la strada inizia a scendere. Io cerco nella confusa massa multicolore di podisti Salvatore Cirnigliaro, mio avversario di categoria con il quale mi sono confrontato molto da vicino nelle ultime gare, ma non lo individuo. Forse ha scelto una saggia e prudente partenza, mentre io follemente vengo avvertito da “Garmin” che il mio primo chilometro, complice la discesa, l’ho percorso in 4’38”. Siamo in Piazza dei Martiri della Libertà di fronte al “Calvario”. C’è un inversione a “U”, che mi consente di cercare Cirnigliaro tra chi mi precede e chi mi segue ma non lo vedo. Dopo una curva ci infiliamo da un piccolo cancello nella Villa Comunale, un momento di fresco assoluto, ma è breve. Usciamo dall’ingresso principale e siamo in via dei Mille, qui la strada risale.
Un provvidenziale rifornimento di H2O mi dà la forza per affrontare il tratto più difficile del circuito. C’è ancora una svolta e tutti ci “esibiamo” nel classico “taglio” del marciapiede per guadagnare qualche metro. Siamo di fronte a un edificio, forse storico della città, dove leggo “Centrale Elettrica Municipale”. Sempre tagliando nelle svolte dai marciapiedi, arriviamo sulla lunghissima dirittura di arrivo. Il primo passaggio sotto il gonfiabile è in 12 primi, ancora troppo veloce. Siamo nuovamente al Calvario e vedo finalmente Salvatore, è abbastanza dietro, ma non posso rilassarmi. Attraversiamo ancora la villa refrigerante con aria condizionata naturale. All’uscita rifornimento e salita. Al secondo passaggio dal gonfiabile Garmin mi dice che ho perso 38 secondi dal primo giro. Per consolarmi c’è la foto ricordo scattata da mia moglie. La temperatura sta salendo, gli spazi assolati del percorso aumentano e la mia fatica anche. Mi doppia il trio di testa Conti, Sanfilippo, Schembari, sono freschissimi, sembrano a passeggio. Al terzo passaggio dal “Calvario” vedo che Salvatore ha guadagnato qualche cosa.
Dopo il passaggio dalla villa e l’acqua, lungo la salita ho un momento di crisi, qualche passo molto lento ma poi mi riprendo. Al terzo passaggio dal gonfiabile mi rendo conto che il giro è stato ancora più lento. Sto pagando la folle andatura dei primi chilometri che complice il caldo mi ha sfiancato. E’ l’ultimo giro. All’ultimo passaggio dalla Piazza dei Martiri, mi rendo conto che per me la corsa si è trasformata in un “calvario”. Cirnigliaro ha guadagnato ancora qualcosa, ma non troppo. Non mi scoraggio. Quando passo di fronte alla “Centrale Elettrica Municipale” penso che ci vorrebbe proprio una “scossa” per reagire. Nell’ultima salitella prima del rettilineo finale ho ancora un momento molto difficile. In quell’istante penso che sono sull’ultimo gradino del podio dal quale rischio di scivolare, Cirnigliaro non è lontano. Finalmente siamo in via Cavour, vedo il gonfiabile giallo, quello dell’arrivo. Mi supera qualche gentile femminuccia, ma non m’importa, mi volto e a 150 metri dalla linea del traguardo vedo il mio avversario di categoria atteso per tutta la gara. Penso sempre che si corre con la testa oltre che con le gambe e arriva la “scossa”: raccolgo le ultime energie, archivio i momenti di crisi passati e mi produco in un rush finale che sorprende anche me. Nessuna reazione di Salvatore. Passo sotto il gonfiabile aggiudicandomi il posto sul terzo gradino del podio dei settantenni col risicato margine di 7 secondi.
Mentre mi rilasso nella piazza e passo dal ristoro predisposto dall’organizzazione osservo che il bel Teatro ha bisogno di un buon restauro e forse anch’io dopo questa “fatica così faticosa” ho bisogno di un “restauro”. Al traguardo apprendo la composizione dei podi assoluti, quelli che contano per davvero. Liliana Scibetta ha tagliato per prima il traguardo per “l’altra metà del cielo” (con grande gioia di suo marito Giancarlo La Greca 7° della SM 50) seguita da Marinella Barbagallo e Vincenza Di Giorgio. Domenico Conti, Diego Sanfilippo e Vincenzo Schembari sono saliti sul podio per i maschietti. Complimenti a tutti loro. Siamo alla premiazione. Qualche coppa e bottiglie di vino per i primi assoluti e per tutti i premiati le “famose” cassette di ortaggi esposte in piazza. Quando tocca a me salire sul podio e mi consegnano la cassetta, penso all’ottima peperonata che ne deriverà. Grazie all’ASD “No al Doping Ragusa” per la bellissima giornata di sport, grazie all’attento servizio d’ordine lungo il percorso, a cronometristi, giudici e speaker. Adesso la Sicilia orientale passerà la mano a quella occidentale perché la sesta prova si disputerà a Caltanissetta. Arrivederci a tutti i podisti
di Remigio Di Benedetto (e-mail r.dibenedetto@alice.it)