Italiani a rischio: obesi e sedentari secondo l’Istat
L’eccesso di peso si diffonde con tendenza crescente nel tempo, soprattutto tra i maschi (da 51,2% nel 2001 a 54,8% nel 2015). I bambini e gli adolescenti in eccesso di peso raggiungono la quota considerevole del 24,9% nel biennio 2014-2015, con forti differenze di genere (28,3% maschi, 21,3% femmine).
Sedentari e obesi: è la fotografia degli italiani scattata dall’Istat che ha pubblicato il rapporto “Fattori di rischio per la salute: fumo, obesità, alcol e sedentarietà”, relativo allo scorso anno. Oltre la metà degli adulti, il 52,1%, è a rischio obesità. Il 45,1% della popolazione di 18 anni e più è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), il 51,8% è in condizione di normopeso e il 3% è sottopeso. L’eccesso di peso si diffonde con tendenza crescente nel tempo, soprattutto tra i maschi (da 51,2% nel 2001 a 54,8% nel 2015). I bambini e gli adolescenti in eccesso di peso raggiungono la quota considerevole del 24,9% nel biennio 2014-2015, con forti differenze di genere (28,3% maschi, 21,3% femmine).
Nel 2015, 23 milioni 524 mila persone (39,9% della popolazione) dichiarano di non praticare sport né attività fisica nel tempo libero: più sedentarie le donne degli uomini, 44,3% contro il 35,1%. Per la sedentarietà emerge un forte gradiente Nord – Sud. Nella maggior parte delle regioni meridionali e insulari più della metà della popolazione non pratica sport né attività fisica, fatta eccezione per la Sardegna dove la percentuale di sedentari si attesta al 36,3%.