Artuso: “L’Olimpico uno spettacolo”. I Mondiali nel mirino
L’oro nei 100 metri uomini Under 20, centrato al “Golden Gala-Pietro Mennea”, è una nuova straordinaria perla. Il diciottenne pacese: “Uno stadio emozionante non solo per chi corre, ma anche assistendo alle gare degli altri atleti”.
Adesso non si può più parlare di favola, perché la continuità di risultati certifica il valore di Nicholas Artuso e sa tanto di consacrazione. Grande talento e un’ambizione innata, la maglia azzurra ce l’ha già tatuata come una seconda pelle. L’oro nei 100 metri uomini Under 20, centrato allo stadio Olimpico di Roma in occasione del “Golden Gala-Pietro Mennea”, è una nuova straordinaria perla della sua finora breve ma esaltante carriera nel mondo dell’atletica.
La medaglia al collo è una gioia tutta da godere, ma la concentrazione resta alta e l’obiettivo è puntato ora sugli Individuali Italiani su pista Juniores e Promesse in calendario dal 10 al 12 giugno a Bressanone. A precederli i Regionali, che valgono pure come terza prova del campionato Assoluto di società, in programma nel weekend al campo “Cappuccini”. In quest’occasione, oltre al titolo siciliano, Artuso cercherà di consegnare punti importanti alla squadra del presidente Franco Ripa. A lui va una delle tante dediche di Artuso dopo la performance di Roma: “Non credevo di poter fare così bene. Alla vigilia il prof. Ripa mi aveva invece detto che avrei fatto un tempo tra 10” 62 e 10” 68. Aveva previsto tutto ed ha avuto ragione lui”.
Il 10”65 gli ha consentito di battere la concorrenza, salendo sul gradino più alto del podio. Artuso traccia quindi i prossimi obiettivi: “Entro l’1 luglio serve centrare il minimo per i Mondiali Juniores in Polonia (dal 19 al 24 dello stesso mese) che si attesta a 10” 55. Se ciò non dovesse arrivare l’importante sarebbe comunque andare forte nella staffetta, dove possiamo realizzare il record italiano. A Roma nella 4×100 siamo stati fantastici tutti, stabilendo il 40” 71 senza Tortu”.
Correre allo stadio Olimpico è stata un’emozione indimenticabile, complice la fede calcistica di Nicholas: “Lo stadio era un vero spettacolo, con oltre 30.000 spettatori sugli spalti. Emozionante non solo correndo, ma anche assistendo alle gare degli altri atleti. Da tifoso romanista, inoltre, è stato bellissimo visitare lo spogliatoio della mia squadra del cuore”.
Appena atterrato a Catania, di ritorno da Roma, Artuso ha assistito alla vittoria del Villafranca Beach Soccer contro Milano nei quarti di finale di Coppa Italia. Un’avventura che aveva vissuto giocando da portiere nelle precedenti due stagioni: “Un po’ mi manca il beach soccer, ma non rimpiango di aver scelto l’atletica e di aver intrapreso questo strada. Il Villafranca ha un gruppo davvero forte, il mister è molto preparato, sarebbe stato bello farne parte”.