Il 9 agosto l’ottava Maratona “alla Filippide”
Organizzata da ASD “No al Doping e alla Droga”, la gara si snoderà, ormai secondo tradizione, da Chiaramonte Gulfi a Punta Secca, passando per Ragusa. La corsa prevede che i partecipanti gareggino “all’antica”, in isolamento spazio-temporale, ovvero senza l’ausilio di cronometri, orologi da polso e cardiofrequenzimetri.
Ottava edizione per la Maratona “alla Filippide”, suggestivo appuntamento in programma domenica 9 agosto sul percorso della “Planata degli Iblei”. Organizzata da ASD “No al Doping e alla Droga”, la gara si snoderà, ormai secondo tradizione, da Chiaramonte Gulfi a Punta Secca, passando per Ragusa. Nata l’8 agosto del 2008, in concomitanza con l’apertura delle Olimpiadi di Pechino, la corsa prevede che i partecipanti gareggino “all’antica”, in isolamento spazio-temporale, ovvero senza l’ausilio di cronometri, orologi da polso e cardiofrequenzimetri, per emulare al meglio il gesto del famoso emerodromo dell’esercito greco, Filippide, il quale nel 490 a.C. corse da Maratona all’Acropoli di Atene per annunciare al popolo la sconfitta dell’invasore persiano.
Il via, previsto alle 4,30 del mattino, è posto di fronte all’Antica stazione di Chiaramonte Gulfi, sita sul fondo-valle del Monte Arcibessi a quota 833 metri s.l.m.. Il punto di partenza sovrasta l’abitato di Chiaramonte Gulfi, uno dei paesi montani della provincia di Ragusa, in un luogo soprannominato “il Balcone di Sicilia”, da cui si può notare in lontananza tutto il Golfo e la Piana di Gela dalla direzione Ovest, e l’Etna coi Monti limitrofi dalla direzione Est. Dall’antica stazione di Chiaramonte Gulfi il percorso si snoda in direzione Ragusa, dalla S.P. n.10, ricavata dal tracciato-ferrovia del vecchio trenino che in passato collegava molto lentamente i paesini dei Monti Iblei. Altimetricamente è molto invitante: una lunga planata da “tutta dritta” che scende dolcemente all’1 o 2% ai 620 metri s.l.m. della rotatoria d’ingresso di Ragusa. In questo tratto di percorso, il paesaggio è tipico dell’altopiano ibleo: “a tavolato”, con le chiuse e i muretti a secco a fare da padrone ed in lontananza le “cave” a far capolino. Il tracciato tocca anche punti del percorso della Hybla-Marathon. Quindi, superata la periferia di Ragusa, si prende la stradina della C.da Majorana, che immette in un suggestivo altopiano dominato dalle massarie e dai muretti a secco. In località Tresauro una delle due reali variazioni altimetriche di questa Maratona “Alla Filippide”/Planata degli Iblei e 400 metri al 2,5% di una cunetta di congiungimento tra due vallate, superata la quale il paesaggio comincia a prendere maggiormente la sua forma di dolce “declivio collinare”, con l’orizzonte marino che si avvicina sempre più.
Altro tratto in planata dalle campagne dell’altopiano di Serramezzana, con un breve tratto sterrato, fino all’altra variazione altimetrica di un certo rilievo: 100 metri al 3-4% prima di raggiungere il cocuzzolo di un altro dei luoghi più spettacolari della provincia di Ragusa: il Castello di Donnafugata, che porta subito alla mente “il Gattopardo” di Tommasi di Lampedusa o le tante fìction televisive, su tutte il Commissario Montalbano. Superato il cocuzzolo del Castello di Donnafugata (un sontuoso maniero baronale, adesso museo della città di Ragusa), il percorso riprende a scendere in direzione Santa Croce Camerina, col paesaggio intriso di ulivi e carrubeti, che riempiono quasi come un bosco le vaste tenute del feudo di Donnafugata. Dopo la rotatoria della SP per Comiso, ci si immerge nelle campagne dell’abitato di Santa Croce Camerina, col percorso che si mantiene in costante discesa, a parte un breve tratto in terriccio bianco. La casa del Commissario Montalbano, ove è posto l’arrivo dei 42,195 metri di questa Maratona “alla Filippide”, sovrasta Punta Secca, una delle spiagge più belle della provincia di Ragusa. Previsto dal regolamento un premio simbolico di una coppa al primo uomo ed alla prima donna classificatsa. In più riceveranno la corona di ulivo in testa, la medaglia ed il diploma. Dal secondo all’ultimo/a, invece, tutti avranno la stessa medaglia e lo stesso diploma, con scritto nome, cognome, data dell’evento e la dicitura “Maratoneta alla Filippide”.