Maimone: “New York un’esperienza stupenda”
Tra i quasi 50 mila che hanno partecipato, domenica 3 novembre, alla 43. edizione vi è era un agguerrito gruppetto di podisti messinesi, che ha tenuto alto il nome della città dello Stretto e dell’intera provincia sulle strade “blindate” della Grande Mela. Il più veloce di loro a completare i 42,195 km della gara più famosa al mondo è stato il 39enne atleta di Santa Teresa di Riva, capace di chiudere la sua fatica con il lusinghiero tempo di 3h01’22.
Tra i 48 mila che hanno corso, domenica 3 novembre, la maratona di New York, vi è era un agguerrito gruppetto di podisti messinesi, che ha tenuto alto il nome della città dello Stretto e dell’intera provincia sulle strade “blindate” della Grande Mela. Il più veloce di loro a completare i 42,195 km della gara più famosa al mondo è stato Pierpaolo Maimone, capace di chiudere la sua fatica con il lusinghiero tempo di 3h01’22, che gli è valso l’859° posto assoluto ed il 47° tra gli italiani. “E’ stata un’esperienza stupenda – queste le prime parole del trentanovenne atleta di Santa Teresa di Riva tesserato per l’Odysseus Messina – partecipare alla maratona di New York è come trovarsi all’interno di un enorme stadio, dove tutti fanno il tifo per tutti. Sono molto soddisfatto della mia prova, che ho preparato in modo specifico da tre mesi. Ho corso sempre con lo stesso ritmo, riuscendo anche ad avere una buona progressione nel finale, a dimostrazione che mi sentivo davvero bene”. Com’è nata l’idea di New York? “Ho ripreso a correre tre anni fa, dopo un infortunio, e sono stato stimolato a pensare alla mia prima volta sulla classica distanza proprio a New York dal mio amico Nuccio Micali. Lui ha coinvolto, oltre me, anche Nino Busà, Carmelo Puliatti e Paolo Garufi, i quali esperti di maratone sono stati – conclude Maimone – i miei preziosi compagni d’avventura”.
Dopo Maimone, si sono classificati nell’ordine: Antonino Busà (3h17’06”), Paolo Garufi (3h51’13”), Antonio Lo Re (4h07’20”), Nuccio Micali (4h07’21”), Giovanni Scaffidi Runchella (4h45’22”), Carmelo Puliatti (4h56’51”) e Laura Trifilò (4h58’05”). Per ognuno di loro è stata un’esperienza unica, indimenticabile in una New York che, nonostante le imponenti misure antiterrorismo adottate, è riuscita, dopo lo stop di un anno fa per l’uragano Sandy e le bombe a primavera al traguardo di Boston, a riabbracciare l’amata maratona.