L’importanza delle analisi del sangue
Chi pratica la corsa a livello agonistico sa bene quanto sia importante monitorare periodicamente alcuni valori ematici. Quelli più attenzionati sono, in genere, la sideremia, i livelli di ferritina, l’ematocrito, il CPK ma quello che non tutti sanno è che lo spostamento verso l’alto di taluni valori, anche se nella norma, può essere indicativo per il verificarsi di infortuni.
Chi pratica la corsa a livello agonistico sa bene quanto sia importante monitorare periodicamente alcuni valori ematici. Quelli più attenzionati sono, in genere, la sideremia, i livelli di ferritina, l’ematocrito, il CPK ma quello che non tutti sanno è che lo spostamento verso l’alto di taluni valori, anche se nella norma, può essere indicativo per il verificarsi di infortuni che coinvolgano tendini, cartilagini, articolazioni. Ad esempio, gli urati, cristalli che si riscontrano nelle urine quando vi sono grandi quantità di acido urico, influenzano lo stato di salute di tendini e muscoli mentre la glicemia influisce sullo stato delle cartilagini. Queste ultime, infatti, sono particolarmente soggette a problematiche sia in atleti diabetici con situazioni non ben bilanciate (che influenzano negativamente il turnover cartilagineo) e con problematiche del circolo periferico, sia in soggetti che, anche in assenza di patologie specifiche, presentano livelli di glucosio ematico particolarmente alti.
I livelli di acido urico, invece, che può accumularsi nel sangue sia perché sintetizzato in quantità eccessive, sia perché non adeguatamente eliminato o degradato, possono provocare, se particolarmente elevati, forti dolori a tendini ed articolazioni (ne è un esempio la famosa gotta) e comportare anche una forte risposta infiammatoria che pare sia legata all’azione di alcune cellule con attività fagocitante, i polimorfonucleati, i quali, soprattutto negli atleti in cui tutti i meccanismi metabolici avvengono a velocità più alta ed in cui l’usura delle strutture articolari è maggiore, sono in grado di scatenare fenomeni di flogosi acuta e anche di trasformare il collagene tendineo fino provocare fenomeni di calcificazione che possono diventare anche molto gravi e condizionare l’attività dell’atleta.
E’ dunque necessario tenere sotto controllo tutti i valori ematici ponendo attenzione a livelli particolarmente elevati di glicemia ed acido urico, anche quando questi non superano i limiti che li fanno considerare nella norma. E’ inoltre opportuno controllare l’apporto proteico e di zuccheri con una dieta il più possibile equilibrata e che aiuti a gestire adeguatamente l’attività insulinica.