“Messina Running”, un percorso inadatto per una gara regionale
La città peloritana non ha fatto, domenica scorsa, un’ottimale figura come immagine, relegando una prova a carattere siciliano su una strada lunga meno di un chilometro, per giunta non chiusa interamente al traffico. Si è dimostrata, così, poca sensibilità per un importante appuntamento sportivo. Un vero peccato che gli atleti si siano dovuti cimentare su un percorso abbastanza monotono, nonostante l’incantevole scenario offerto dallo Stretto, e penalizzato dai continui giri di boa con repentine curve a gomito, pur avendo a pochi chilometri di distanza, e questa è stata la beffa, un luogo ideale per questo tipo di manifestazioni come i laghi di Ganzirri.
La “Messina Running”, svoltasi domenica 4 dicembre in via Circuito a Torre Faro con partenza e arrivo nei pressi del ristorante “Anselmo”, era, oltre che la quattordicesima prova del “Progetto Corsa su Strada 2011” della Fidal Messina, il tredicesimo ed ultimo appuntamento del Grand Prix Sicilia Corsa su Strada Amatori/Master (Fidal Sicilia). Circa 300 i partecipanti giunti, quindi, a Messina da tutte le parti dell’Isola, anche se erano oltre 140 i messinesi impegnati. Un dato numerico al di sotto delle attese, in particolare per quanto riguarda il Grand Prix Sicilia.
Al di là, comunque, di questo aspetto, la città peloritana non ha fatto – a nostro modo di vedere – un’ottimale figura come immagine, relegando una gara a carattere regionale su una strada lunga meno di un chilometro, per giunta non chiusa interamente al traffico. Logica conseguenza le diverse lamentele dei podisti. Si è dimostrata, così, scarsa sensibilità per un importante appuntamento sportivo, che vedeva Messina protagonista in ambito siciliano. Un vero peccato che gli atleti si siano dovuti cimentare su un percorso abbastanza monotono, nonostante l’incantevole scenario offerto dallo Stretto, e penalizzato dai continui giri di boa con repentine curve a gomito, pur avendo a pochi chilometri di distanza, e questa è stata la beffa, un luogo ideale per questo tipo di manifestazioni come i laghi di Ganzirri.
Quantomeno era opportuno chiudere interamente al traffico il breve tratto della litoranea interessato, per dare maggiore possibilità agli organizzatori di sviluppare la competizione su uno spazio più ampio. Vista la giornata festiva e la zona non si sarebbero certo create problematiche eccessive alla viabilità, fermo restando che l’aver escluso la possibilità di gareggiare intorno ai laghi, se questa è stata un’opzione proposta dagli organizzatori, ha rappresentato l’ennesima occasione persa dalla nostra Città, alla faccia della tanto sbandierata considerazione che le Istituzioni dicono di avere per l’attività sportiva ed i benefici che ne derivano per la salute.