Presentata la promenade pedonale e ciclabile
I dettagli de “La via del mare verso tramontana – da S. Agata al Pantano Grande, passando per Ganzirri” illustrati nella conferenza stampa svoltasi a Palazzo Zanca, alla presenza del sindaco Giuseppe Buzzanca e dell’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio.
E’ stata presentata stamani, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Zanca, “La via del mare verso tramontana – da S. Agata al Pantano Grande, passando per Ganzirri” proposta progettuale per l’inserimento nella programmazione triennale delle opere pubbliche, ai sensi dell’art. 37 bis d.lgs 109/94. Presenti il sindaco Giuseppe Buzzanca e l’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio. La progettazione, degli architetti Daniela De Domenico, Mariafrancesca Gioffrè e Alessandra Malfitano, prevede una promenade, esclusivamente a circolazione dolce, che permetterà un attraversamento longitudinale della costa, rendendo fruibili le spiagge attualmente poco frequentate. Questa nuova fruizione della costa stimolerà la nascita di nuove attività legate alla balneazione ed al turismo ecosostenibile su territori trascurati da residenti e turisti. Immaginata come la prosecuzione del tratto di pista ciclabile realizzata e quella di progetto (che giunge fino al distibutore di benzina di S. Agata) “La via del mare verso tramontana” potrà accogliere le attività che si svolgono sul percorso non carrabile (ciclismo, jogging, passeggiate, pattinaggio, corsia destinata al passaggio dei maratoneti e/o manifestazioni religiose, etc) ma con in più il vantaggio di percorrere ed esplorare un suggestivo tratto di costa della zona nord. La frequentazione e l’affluenza a questo nuovo percorso, derivante dalla realizzazione del progetto, favorirà un processo di riqualificazione dell’area ed incrementerà il valore degli immobili inducendo i proprietari a salvaguardare la manutenzione degli edifici. Gli insediamenti esistenti verranno posti in relazione sotto l’aspetto fisico, percettivo e funzionale sia con le piccole strutture progettate (comunque di materiali ecosostenibili) che con l’intero asse pedonale e ciclabile. Il progetto introduce il concetto di un parco lineare composto da una sequenza di “segmenti”, con caratteristiche specifiche ma con superfici non gerarchiche, che agiscono come un invito aperto a libere interpretazioni e le attività non strutturate.
Sei i segmenti previsti: Dalla pista di automodellismo al Torrente Papardo. L’accesso avverrà da Sant’Agata, di fronte alla Biblioteca Provinciale, dove sarà progettato un parcheggio ombreggiato da alberi, per le auto dei fruitori della promedande. Il segmento sarà caratterizzato dalla presenza di dune mobili embrionali. Il progetto prevede il recupero paesaggistico del segmento costituito da un camminamento in legno, caratterizzato da realizzazioni accessorie in coincidenza con gli assi visivi, perpendicolari alla Via Consolare Pompea. Il tratto si concluderà con una piazza sul mare in prossimità del torrente Papardo ed un piccolo ponte che bypasserà il torrente. Dal Torrente Papardo all’Istituto di Idrobiologia. Superato il torrente, si entrerà nell’abitato di Ganzirri sbarcando su una strada carrabile. Il progetto prevede quindi asfalti colorati a sottolineare le diverse attività legate alla caratteristica del segmento attraversato. La presenza numerosa di pescatori locali che utilizzano questo tratto per il rimessaggio ed alaggio delle barche, darà luogo ad una sorta di porto a secco. La struttura, a causa dell’assenza di porticcioli nella zona, incentiverà l’uso “sociale” e lo sviluppo della nautica minore. Sarebbe interessante il coinvolgimento dell’Università per il ripristino dell’Istituto di Idrobiologia, che versa ormai in stato di abbandono. Dall’Istituto di Idrobiolgia alla Torre Saracena. Il percorso torna ad essere urbano: la vista al mare è ostruita dalle edificazioni a due piani, a meno dei “cannocchiali” che si aprono sul mare da cui si inquadrano nuovi scorci di paesaggio, oltre che da connessioni con la Via Lago Grande. Qui l’intervento prevede asfalti colorati, la delimitazione per il percorso pedonale ed un sistema di illuminazione appropriato che esalti le caratteristiche le preesistenze storiche tra cui la importante torre saracena. Dalla Torre Saracena al lungomare della Via Marina. Si prevede la delimitazione del traffico carrabile attraverso lo studio della sezione.
Varie iniziative pubbliche e sociali, da manifestazioni spontanee di attività artistiche ad atti pubblici di solidarietà, potranno essere attratti da questa piattaforma unica urbana, indicando il successo del progetto di reinventare la promenade come una sfera vibrante pubblica. Si osserverà da questo tratto la formazione rocciosa a beach rock. Dalla via Marina al plesso scolastico Evemero. Qui il percorso diventa di nuovo urbano ed affianca il comprensorio scolastico, il cui ruolo sociale è una importante componente di aggregazione per i giovani del luogo. Varie iniziative pubbliche e sociali, da manifestazioni spontanee di attività artistiche ad atti pubblici di solidarietà, possono essere svolte in questo plesso e nell’intera piattaforma urbana. Dal plesso scolastico Evemero alla pineta. La parte conclusiva del percorso assume un nuovo aspetto, mantenendo però l’uso dei materiali vegetali e minerali che contraddistinguono l’intero camminamento. Una barriera vegetale organizzerà il traffico carrabile e quello ciclo-pedonale, al fine di migliorarne la sicurezza nella circolazione. La pista ciclabile si concluderà in prossimità della pineta ricollegandosi con la riserva di Capo Peloro.