Antonio Trio oro nel lungo agli Assoluti di Ancona
Il saltatore milazzese si è imposto, sabato 17 febbraio, al termine di un’entusiasmante gara, che lo ha visto con la misura di 7,88 metri stabilire il nuovo personale; il precedente era il 7,81 fatto segnare, l’anno scorso, al “Golden Gala”.
Antonio Trio è volato più lontano di tutti al Campionato Italiano Assoluto indoor di atletica leggera, in corso di svolgimento ad Ancona. Il saltatore milazzese ha vinto, infatti, sabato 17 febbraio l’oro nel lungo al termine di un’entusiasmante gara, che lo ha visto con la misura di 7,88 metri stabilire il nuovo personale; il precedente era il 7,81 fatto segnare, l’anno scorso, al “Golden Gala”.
Il 24enne portacolori del Cus Palermo ha fornito una prestazione perfetta, esaltata dall’acuto al quarto balzo, valso il Tricolore. Al 7,56 d’apertura, hanno fatto seguito 7.43 ed il 7.70 che ha piazzato Trio al secondo posto assieme a Andrew Howe (Aeronautica Militare), ad un solo centimetro da Stefano Tremigliozzi, anche lui appartenente all’Aeronautica. Quarto con 7,69 il favorito calatino Filippo Randazzo (Fiamme Gialle). Il successivo 7.88 del mamertino è apparso, quindi, come un’ipoteca sul successo, poiché ha interrotto l’equilibrio di una competizione combattuta, fino a quel momento, ad armi pari con Tremigliozzi, Howe, Randazzo e Andrea Pianti (Shardana). Poi sono usciti di scena per infortuni Randazzo, a causa di un problema al polpaccio sinistro, e Tremigliozzi, fermato da un guaio al tendine. L’ultimo assalto di Howe non andato a buon fine ha fatto, così, esplodere di gioia Trio, che si è imposto davanti a Tremigliozzi (7,71) e Howe (7,70).
“Sono felicissimo e non potrebbe essere altrimenti dopo aver conquistato il titolo – ha dichiarato Trio al termine della premiazione – ho fatto ciò che i miei tecnici Michele Basile e Cristian La Grassa mi chiedevano. Atterrato a 7,88, ho immediatamente capito che sarei andato a medaglia. Sul momento pensavo, però, ad avvicinarmi ulteriormente al 7,95, che è il minimo per partecipare agli Europei di agosto a Berlino”.
Quando ti sei reso conto di aver vinto? “Nell’istante in cui Andrew ha completato la prova. E’ stato per me un piacere ed un onore essere in pedana con lui, che è una stella del nostro sport”. A chi dedichi questa importante affermazione? “Ai miei genitori, che mi hanno sempre sostenuto con immenso amore. Naturalmente a Michele e Cristian, amici oltre che allenatori. Hanno creduto nelle mie potenzialità anche quando il cammino era in salita. E’ stupendo condividere con loro questa enorme soddisfazione”. Cosa cambia adesso per te? “Dovrei rientrare nel giro degli “azzurrabili” e poi c’è il biglietto per la Germania da conquistare. Darò il massimo per riuscirci, poiché è l’obiettivo più prestigioso della stagione”.