Maratona di Roma: un successo azzurro manca dal 2005
Lo “start” domenica 22 marzo, alle ore 8.50, con partenza e arrivo in Via dei Fori Imperiali. Il percorso è mediamente scorrevole e presenta alcune piccole novità. Di Cecco l’ultimo italiano a trionfare nella gara.
E’ tutto pronto per la ventunesima edizione della Maratona di Roma. La gara, inserita nel calendario internazionale IAAF (International Assocation Athletics Federation) – AIMS (Assocation of International Marathons and Distance Races) FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) e FIC (Federazione Ciclistica Italiana) e organizzata dall’Italia Marathon Club, con la gestione tecnica e commerciale di Atielle Roma srl, si disputerà domenica 22 marzo alle ore 8.50, con partenza e arrivo in Via dei Fori Imperiali. La XXI Maratona di Roma è certificata con la “Iaaf Road Race Gold Label” ed è valida anche come tappa del Campionato Italiano Sindaci e Amministratori Pubblici. E’ inserita, inoltre, nel calendario FCI, riservata agli Atleti Paralimpici Italiani e Stranieri.
Il percorso della Maratona di Roma 2015 è mediamente scorrevole e presenta alcune piccole novità nella zona di partenza e arrivo. Lo start e l’arrivo sono posizionati su Via dei Fori Imperiali, all’altezza del Foro di Traiano e del Campidoglio. Cambia il senso di marcia in fase di arrivo: contrariamente alle precedenti edizioni, si percorrerà Via dei Fori Imperiali lasciandosi alle spalle P.za Venezia, con fronte al Colosseo. Il tracciato prevede 77 cambi di direzione (nessuna curva a gomito) e circa 7,6 km di sampietrini. Il passaggio di mezza maratona coincide con via della Giuliana. Le due situazioni di medio impegno sono nelle brevi salite tra via Pellegrino Matteucci (circa km 3,5) e via Benzoni (circa km 4,3 a precedere il ponte Spizzichino) intervallate da una discesa, e dalle alterne pendenze di fine di Via dei Campi Sportivi – Via dell’Agonistica (2-3%) e via della Moschea (quindi da circa km 28,1 a km 28,8) alle quali segue la discesa di Via Gaudini. Sono presenti, inoltre, due leggere pendenze all’inizio di via dei Cerchi (circa km 1) e alla fine di via di Monte Brianzo (circa km 36,2). Nella parte finale del percorso, il tradizionale e impercettibile innalzamento, da via del Corso alla fine via Milano (13/14 metri lungo 3,3 km) e, a seguire, il corrispettivo in discesa da Largo Magnanapoli a Piazza Venezia (per un totale di circa 500 mt e con la discesa rilevante di Via IV novembre) per un arrivo in velocità in Via dei Fori Imperiali. Come lo scorso anno, oltre al ritorno a San Pietro, ci sarà il suggestivo il passaggio sul Ponte Settimia Spizzichino (circa km 4,5), il Traforo Umberto I (circa km 41), via Nazionale con Largo Magnanapoli (circa km 41,5 con a destra, sullo sfondo, il Quirinale). Sempre come nel 2014, eliminato l’impegnativo anello finale attorno al Colosseo e, per l’impossibilità tecnica di garantire assistenza a partecipanti e pubblico, il passaggio a Fontana di Trevi.
Dopo i vecchi fasti, il 12 marzo 1995 la Maratona di Roma è ripresa con una nuova organizzazione. Finito un lungo dominio etiope, l’Italia ha trionfato nel 1998 grazie a Stefano Baldini, con tanto di record del percorso. Nel 2001 tra le donne l’affermazione di Maria Guida. Tra gli uomini Ottavio Andriani è battuto allo sprint, per due soli secondi, da Henry Cherono. Nel 2002 successo in rosa di Maria Cocchetti. L’anno seguente Gloria Marconi ha festeggiato il primo posto all’esordio sui 42km. In campo maschile Cherono davanti di soli dieci secondi ad Alberico Di Cecco. Nel 2004 dominio azzurro: Ornella Ferrara e Ruggero Pertile a far festa. Il 2005 è l’anno di Alberico Di Cecco, ultimo azzurro ad oggi ad aver iscritto il proprio nome nell’albo d’oro. Dunque nuovo dominio africano: da Mandago a Kemboi, da Yego a Kiptoo per arrivare a Gena, Chumba, Kanda e Negari. Nel 2014 la Maratona di Roma è entrata definitivamente nella storia internazionale delle gare sulla distanza con i suoi 14.875 finishers oltre a 36 handbikers. Edizione da record, conclusa con una doppietta etiope: Legese Shume Hailu e Geda Ayelu Lemma i vincitori.