Antonio Trio, presente e futuro dell’atletica messinese
Il giovane mamertino, tesserato con l’Atletica Villafranca, ha vinto ben tre medaglie ai “Giochi delle Isole” 2010. Specialista nel salto triplo, è tra gli atleti più promettenti: data la sua duttilità riesce ad esprimersi su buoni livelli in diverse discipline.
Splende la stella di Antonio Trio. Originario di Milazzo, classe 1993, il tesserato dell’Atletica Villafranca si è messo particolarmente in luce conquistando tre medaglie ai “Giochi delle Isole” 2010, manifestazione svoltasi a Ponta Delgada nelle Isole Azzorre. Il giovane mamertino ha centrato l’oro nel salto triplo, realizzando 14,43 metri al primo salto, l’argento nella staffetta 4×100 (con il quartetto completato da Di Miceli, Traina e Di Franco) ed il bronzo nel salto in lungo con la misura di 6,56 m.
Il presidente del comitato provinciale Fidal, Costantino Crisafulli, tesse le sue lodi e prospetta per Trio una carriera luminosa: “Si tratta di una grande promessa, per lui parlano i dati di fatto. Non possiamo enfatizzare tanto le prestazioni dei singoli, è il risultato metrico e cronometrico che ci da il reale valore dell’atleta e Trio è attualmente tra i più forti in Italia”.
Trio, secondo a livello nazionale nel salto triplo, è conscio delle sue potenzialità: “In questo momento per arrivare al livello di Daniele Cavazzani, primo in Italia, devo recuperare 23 cm. Non sono tantissimi, penso di poterlo superare. L’ho sentito telefonicamente e mi ha detto che gli avrebbe fatto piacere ritrovarmi ai campionati italiani indoor”.
A penalizzarlo è l’annoso problema legato alle carenze delle strutture. “Milazzo non offre gli impianti giusti, c’è solo una pista che, seppur non eccezionale, mi consente comunque di svolgere le attività durante la settimana. Affronto parecchi sacrifici per spostarmi a Villafranca, dove mi reco 3 o 4 giorni su sette per riuscire a svolgere quello che, per ovvi motivi, non posso fare a Milazzo. Le sollecitazioni cui sono sottoposte le gambe nel salto triplo sono notevoli, ma dipende molto anche dalla pista“.
La prospettiva di misurarsi anche nel decathlon potrebbe allettarlo. “Affrontare più gare aiuta a crescere. Nei lanci non sono ancora abilissimo, ma cercherò di migliorare anche in questo. Il triplo resta la specialità nella quale ho misure importanti. Per quanto concerne l’attività indoor ho già ottenuto la qualificazione, mentre nell’outdoor ho già il minimo per i campionati italiani. Il mio obiettivo resta quello di giungere nei primi tre ai campionati italiani di giugno e conquistare la misura per i campionati europei juniores outdoor, in programma a luglio a Tallinn in Estonia”.